Il pensiero di Alex: “Mi sembra come non ti avessi mai visto” di Valentina Colonna (Alessandra Corbetta/@alex.corbetta)

Mi sembra come non ti avessi mai visto perché: Colonna racchiude dentro una connotazione olistica del concetto di spazio suoni e tempi, come se la parola poetica potesse porre dei confini di indiscutibile tangenza entro cui l’esistenza può prendere casa e abitare. Senza necessità di seduzione, lo scrivere di Colonna attira su di sé dei troppo-pieni che trovano soluzione solo nel vuoto, fatto di distanza, di attesa e di passaggio: così l’amore, piuttosto che in un “sì”, è meglio assemblato dentro una negazione e diviene un vagabondare cercato perché, in fondo, c’è per l’autrice un Dio sempre pronto a salvarla e un’arte in costante lascito di redenzione.

Mi sembra come non ti avessi mai visto
in questi anni quando cambi le corde
e ti fermi a cercare i suoni – immobili
i gatti, le ombre di muro. Mi ritrovo
a cercare di te un momento, l’esitazione
dell’aria alle vibrazioni esatte, perfette.
Un’attesa dolce. Mi pare quasi sconosciuta…

La poesia è tratta dalla raccolta Stanze di città e altri viaggi (Nino Aragno Editore 2019)
Ph. Giorgio Bernardinello

 

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