Vivere e morire

La vita è fatta di scelte, più o meno consapevoli, facili, difficili, tormentate, casuali,improvvise, previste. Abbiamo sempre una possibilità di scelta, che ci piaccia o no.
Purtroppo c’è anche chi sceglie di non vivere, di porre fine alla propria vita.
Perché? Ogni volta che succede mi chiedo il perché si possa arrivare a questa tragica scelta, ma non ho risposte, non le avrò mai, perché l’unico in grado di dare una spiegazione non può farlo, e a niente valgono le lettere di addio lasciate sul tavolo.
Non capiro’ mai questa scelta, mi fa troppo arrabbiare, devo solo accettarla, rispettarla. La vita non è facile per tutti, ognuno ha problemi, ma credo ci sia sempre una possibilità di uscirne prima o poi. Non riesco a capire perché una giovane donna e mamma decida di farla finita, non capisco perché non trova la forza di andare avanti, non capisco perché un uomo dopo una vita di lavoro e sacrifici decide di arrendersi invece di godersi la famiglia e gli amici, non capisco perché una ragazza di vent’anni con tante possibilità davanti a lei decide di fermarsi, non capisco perché ci si arrende alla vita.
Si i problemi possono essere tanti, crisi sul lavoro, problemi di coppia, bullismo, insicurezza, incertezza, ognuno ha i suoi problemi e li affronta in modo diverso.
ma non credo che sia solo questione di debolezza suicidarsi, non credo che sia così facile arrendersi, ci vuole molto coraggio per compiere quel gesto estremo, ci vuole la consapevolezza che da lì non si può più tornare indietro.
E allora perché? Perché si arriva a questo? Forse ci vuole più coraggio a vivere che a morire? Mi fa tanta rabbia, ci sono persone che lottano ogni giorno per sopravvivere, uomini e donne che combattono contro malattie terribili per aggiungere anche un solo giorno in più alla vita, e c’è chi si arrende così…
È dura da accettare.
Posso solo immaginare quanta sofferenza ci sia dentro a queste persone, quanto dolore e paura che non sanno combattere e superare.
A volte ti passano accanto, ci parli, sembrano persone “normali”, a volte un po’ cupe, di cattivo umore, ma a chi non capita? E invece hanno la morte dentro e non la vediamo, perché sono anche bravi a nascondere all’esterno ciò che provano.
E anche se conosci il problema non è facile, anche se gli stai accanto non riesci ad aiutarli, perché non voglio essere aiutati, non te lo permettono.
Non so cosa scatta nella loro testa, ma non è facile entrarci, non è facile capire. Mi piace pensare che dopo questo gesto estremo abbiano raggiunto finalmente la pace, la serenità che in questa vita non trovavano. Lasciano un grande vuoto, un grande dolore, ma pensarli sereni fa stare un po meglio anche me.
Certo non consola, certo rimarranno sempre tanti perché senza risposta, sensi di colpa, il dubbio e la paura di non aver mai fatto abbastanza, il rimpianto per una telefonata rimandata, per una parola non detta, per un gesto mancato, ma bisogna comunque avere rispetto per la loro scelta. Rispetto per le persone che erano in vita, per il loro ricordo, e per chi rimane con questo enorme vuoto.
Non ho la capacità di comprendere tutto questo, ogni volta che succede ho tante domande e poche risposte, rabbia e dolore, e non passerà mai….
Si deve scegliere come vivere, non si deve scegliere di morire.

@danpuzzle72 per @tantipensieri

 

immagini dal web

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