L’uccellino rosso di carta – by @borghettana on Twitter

Natale 2020

Il 2020 sarà ricordato sui libri di storia… purtroppo… e sappiamo bene il perchè: la maledetta pandemia.

Siamo giunti al periodo natalizio e un’atmosfera strana aleggia nell’aria, un’atmosfera quasi palpabile, mista tra paura, disperazione, dolore, voglia di farcela  e speranza per il futuro.

Prescindendo dall’aspetto religioso, il Natale è comunque già di per se una festività particolare e, a seconda delle situazioni che ognuno di noi vive, può rendere gli animi felici o infinitamente tristi.

La vita comunque continua, sempre; l’istinto di “rinascita” che l’essere umano ha dentro, lo proietta inevitabilmente e fortunatamente verso il futuro, molto incerto e preoccupante, questo è vero, ma indietro non si torna mai…si può solo andare avanti.

Indietro si può tornare solo con i ricordi, portando dentro di noi, sempre e ovunque, i momenti più belli che abbiamo vissuto e le persone che abbiamo amato e che non ci sono più;

perciò, tra fantasia, ricordi e realtà dedico a mio padre il racconto che segue; egli ne è, dentro di me,  implicitamente e velatamente il protagonista.

 

Scusate se mi vedete di profilo, ma mi sono accorto all’ultimo momento che qualcuno mi stava fotografando e ho cercato di mettermi in posa più in fretta che potevo, per mostrare il mio lato migliore. Eh! Beata gioventù! Le foto non erano un problema allora! Ora sono vecchietto e malandato. Le zampette mi reggono a malapena, ho un’ala spezzata e non riesco a spiegarla, e come se non bastasse non vedo più bene col mio occhio destro.

Oh! Che sbadato! Non mi sono presentato! Sono l’uccellino rosso di carta.

Come vedete sto di servizio sull’albero di Natale, con le mie amiche palline e le altre decorazioni. Quest’anno l’albero è stato posizionato nel corridoio, davanti al portone d’ingresso. Fa anche un po’ freddo qui. Tanto tempo fa in questa casa l’albero di Natale era sempre in soggiorno, vicino al camino, nella stanza più “viva” della casa.  Sempre un ginepro naturale, bello alto, che pungeva da morire. Io e le mie amiche palline sempre in postazione. Anche quelle grandi ricoperte di filo, le più anziane, e quella bella, di vetro trasparente, con l’angioletto dentro che dondolava.

Il nostro compito, che tra l’altro svolgiamo molto volentieri, è come sapete quello di abbellire l’albero in questi giorni di festa. Ma non crediate sia facile eh! Per niente! A volte noi decorazioni veniamo anche un po’ strapazzate. Gli umani ci spostano da un ramo all’altro prima di stabilire il nostro posto definitivo. Poi, dopo tutta la fatica fatta nel restare immobili per tanti giorni di seguito, ci ripongono in scatole buie, su qualche scaffale in cantina. Come se non avessimo un’anima! E invece ce l’abbiamo eccome! Dovete sapere che di notte quando tutti dormono noi chiacchieriamo tantissimo.

Stavolta abbiamo un sacco di cose da dirci. Da qualche anno non ci tiravano fuori dallo scatolone. Io ho sentito la signora che mi ha fatto la foto, mentre parlava con sua madre. Le diceva che era giunto il momento di rallegrare un po’ gli umori. E ho capito il perché. Non vedo più passarmi davanti il padrone di casa, quel signore con i baffi, che tutti gli anni portava orgoglioso il ginepro dalla montagna. Dev’essere andato lassù con gli angeli. Si, dev’essere così. Che tristezza….

Però, per fortuna, c’è anche tanta gioia in casa.  Le nipotine della padrona di casa, quelle bambine bionde, sono qui con la loro nonna. La più piccola ha una faccetta furba e dei capelli ricci ricci, da sembrare quasi una parrucca, e l’altra, sua sorella è diventata una vera signorinella. Quasi non le riconoscevo. Poi ci sono le due ragazze più grandi, le altre due nipoti, due donnine ormai. Eeeeh! Il tempo passa così velocemente!

Comunque, se ve la devo dire tutta, anche se noi facciamo l’impossibile per trasmettere allegria, macchiando di colore l’albero di Natale, il nostro sforzo non è sufficiente. La vera magia, tra alti e bassi, è sempre e soltanto la vita.

 

Sandra per @tantipensieri

foto dell’autrice

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