Dell’estate (by @barbara7319 on twitter)

Dell’estate mi piacciono i temporali, quelli che arrivano all’improvviso e non ti lasciano scampo; quelli che fanno un grandissimo rumore e ti travolgono, un po’ come le persone che entrano nella tua vita quando meno te l’aspetti.
I temporali estivi sono così, un attimo prima c’è il sole e un attimo più tardi senti, in lontananza, l’odore della pioggia. Tuoni, lampi e poi l’asfalto che si bagna, il profumo della terra, il vento leggero che si alza.
Ed è proprio quando inizia a piovere che io mi lascio bagnare da quelle gocce che scivolano sul mio corpo ed io scivolo con loro verso l’abisso profondo perché io sono così, devo toccare il fondo per risalire.
I temporali estivi precedono la quiete, quella dopo la tempesta, quando il sole si fa largo fra le nuvole e gioca a nascondino, indeciso se farsi vedere o rimanere in ombra, ancora per un po’.

Dell’estate mi piace l’odore del mare che ti rimane sulla pelle, quel sapore di sale che solo Gino Paoli è riuscito ad “immortalare” dentro a semplici parole.
Già, il mare.
Quella distesa d’acqua che non sai mai dove finisce perché, improvvisamente, non distingui più la linea che separa il mare dal cielo. L’immensità di due “mondi” che si incontrano.

Dell’estate mi piace il silenzio che solo il mare riesce a darti all’alba, quel silenzio dove le parole non servono, bastano due occhi che dicono più di quello che dovrebbero.
Quel silenzio rotto dal vento che, come la pioggia, arriva senza avvisarti.
Il vento, quello che non ti lascia scampo.
Quello che vorresti ti facesse danzare sopra quell’acqua fino a raggiungere l’altra sponda, fino a raggiungere quella linea dell’orizzonte che unisce il cielo al mare.
Tutte le stagioni hanno un loro perché, hanno le loro “storie” ed i loro colori, ma l’estate… bé l’estate è tutta un’altra cosa.

Barbara per @tantipensieri

Foto dell’autrice

Condividi

Leave a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.