Verrà il giorno – by @Gimbo_67

E’ domenica mattina, una domenica come le altre, una mattina come le altre, in questa prigione dorata che ormai da oltre due mesi è diventata la nostra casa.

Abbiamo perso la magia di quei gesti che allora (ci sembra un’eternità ormai) ci sembravano quasi banali mentre ora ne avremmo voglia più che mai: vestirsi, uscire per andare al lavoro, parlare con il giornalaio, salutare il postino, il barista perennemente arrabbiato mentre ci serve il caffè o il cappuccio.

E invece adesso sono le stanze della tua prigione dorata assumono le varie sembianze: un po’ ufficio, un po’ bar, un po’ palestra.

No, questa mattina non voglio alzarmi, rimango nel letto anche se so che il sonno non tornerà.

Rimango nel letto e penso, penso a te, penso a noi. Affondo il viso nel cuscino e vi ritrovo il tuo profumo. Ovunque tutto mi parla di te che ora sei lontana, irraggiungibile, inaccessibile, anche se solo fisicamente, perchè il mio pensiero vola sempre da te, in ogni attimo, in ogni istante della giornata. Te lo ritroverai seduto accanto, nel carrello del supermercato, accanto a te mentre vivi e lavori, accanto a te sempre perchè senza non sarebbe un pensiero. 

Ma so che presto torneremo ad essere vicini anche fisicamente, torneremo a perderci nei nostri baci lunghi e intensi che ci rapiscono da tutto e da tutti e ci catapultano in un mondo fatto solo di noi.

Torneremo a guardarci, a parlarci, a sussurrarci parole tenerissime, a tenerci la mano guardando l’orizzonte.

Torneremo a unire i nostri corpi nell’attimo sublime dell’amore, quando perderemo completamente la cognizione del tempo e dello spazio, quando la nostra pelle vibrerà sotto le carezze profonde, quando il tuo collo sarà una prateria dove spargere un’infinità di baci.

Quando, dopo averti spogliata, accarezzerò dolcemente le tue spalle, ti stringerò in un abbraccio complice dove chiuderai gli occhi e ti lascerai cullare, dove diventerai mia … mia per sempre.

Quando le mie mani percorreranno di nuovo ogni centimetro del tuo corpo, leggere e delicate, ma anche decise e profonde e i tuoi gemiti scuoteranno il silenzio della stanza. Verrò a farli miei quei gemiti con la mia bocca sulla tua bocca, me ne impossesserò per restituirteli intatti.

Quando scoprirò il tuo tesoro nascosto per adorarlo, per odorarlo, per coccolarlo, per portarti fino su fra le nuvole, per stare fra le nuvole con te.

E quando poi, sfiniti e felici, poggerai la tua testa sul mio petto, ti accoccolerai nell’incavo della mia spalla, staremo insieme ad ascoltare il nostro respiro, e dolcemente scivoleremo in un sonno profondo.

Ma per ora possiamo solo pensarci, fortemente, intensamente.

Verrà il giorno in cui saremo di nuovo noi.

Te lo prometto.

Gianni per Tantipensieri  

Condividi

Leave a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.