Nata sotto il segno dei pesci (by @barbara7319 on twitter)

Sono nata sotto il segno dei pesci e, come dice mio fratello sono un “mix portentoso”, tanti pregi e difetti legati gli uni agli altri.
Faccio parte di quella categoria di persone sempre pronte ad aiutare chiunque in maniera quasi patologica.
Pensavo che aiutare le persone in difficoltà fosse il mio più grande pregio ma con il passare degli anni mi sono resa conto che è il mio peggior difetto.
Mi intenerisco facilmente e non riesco proprio a non far miei i pensieri altrui.
Ascolto, prodigo consigli, mi immedesimo nei problemi degli altri facendomi carico delle loro preoccupazioni anche se ne ho già tante per conto mio da non averne bisogno di altre.
Ma io sono così, e non posso cambiare anche se dovrei, anche se vorrei.

A volte vorrei essere meno romantica, non vorrei più sognare ad occhi aperti rincorrendo palloncini nel cielo che si perdono nel vento.
A volte vorrei non essere così altruista, la “crocerossina” di tutte quelle persone che mi chiedono di tenere in mano il loro cuore ghiacciato. Quell’esser sempre presente nelle vite degli altri, che chiedono la tua spalla per piangere le proprie scelte sbagliate. Quell’esserci sempre dove in realtà non dovrei essere e non essere dove, invece, dovrei.
A volte vorrei essere meno timida e non arrossire per dei complimenti che non penso neppure di meritare.
A volte vorrei essere meno gelosa, meno permalosa…
A volte vorrei essere meno passionale perché si sa, la passione non porta da nessuna parte se non c’è amore. Quella passione che brucia troppo in fretta, esplode, ed una volta terminata, tutto tornerà come prima o non tornerà affatto se l’esplosione è stata violenta.
Ed invece sono proprio sono così, non posso essere altrimenti, fa parte del mio DNA e a volte è il mio stesso cuore che m’inganna. Mi fa credere che ci sia spazio per tutti, che batta per dare calore anche a chi un cuore non lo possiede.
La delusione, poi, arriva sempre perché ti rendi conto che nonostante tu ci sia sempre gli altri per te non ci sono mai. Se hai bisogno di piangere non trovi mai qualcuno che ti asciughi le lacrime, se cadi non trovi mai una mano che ti aiuti a rialzarti. Tutti ci sono, ma alla fine non c’è mai nessuno.
Ti rendi conto che gli amici, quelli veri, si contano sulle dita, ma soprattutto ti rendi conto che il tuo orgoglio non ti permetterà mai di chiedere aiuto e, quando cala la notte, lo ritroverai lì in un angolo come un pugile incosciente e ferito che getta la spugna aspettando il prossimo dramma.

Vorrei imparare ad essere un po’ più “cattiva”, dovrei imparare a lasciarmi scivolare le cose perché non tutti sono come me, pronti ad aprirsi agli altri.
E così, mentre io mi faccio in quattro per aiutare tutti quelli che hanno bisogno di una mano, gli altri ci pensano due volte a sostenermi, anzi, ad essere sinceri non ci pensano proprio.

Così alla fine ti rendi conto che è giunta l’ora di toglierti la divisa da crocerossina e decidi di aiutare solo chi se lo merita veramente mentre  lasci perdere chi chiede aiuto senza mai darti indietro niente, neppure un “grazie”.

Non è questione di essere “stronza”, non posso definirmi tale.

E’ solo che, a volte, mi amareggiano le delusioni che incontro sul mio cammino ma nonostante questo so, in cuor mio, che resterò così perché sono il tipo di “pesce” che abbocca alle esche dell’amore.

Barbara per @tantipensieri

Immagine dal web

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