Il pensiero di Alex: “Prendo in prestito” di Federica Ziarelli (Alessandra Corbetta/@alex.corbetta)

Prendo in prestito perché: il versificare di Ziarelli crea un filo, della consistenza non della gomena ma dell’erba, che attraversa i tempi come un ponte leggero tra passato e presente, trasponendo la propria scia luminosa verso un futuro avvolto da una nostalgia astorica e atemporale, mai pretesto però né di chiusura, né di postura nichilistica. Di fronte all’abisso e sulla soglia del vuoto prevale il colore iridescente dell’aurora, la luce del girasole, e il ricominciare non smette di essere il battito di ogni fine, perché per Ziarelli la risposta è immensa è non può che stare in un pieno infinito, in quello che continuiamo a chiamare cielo o amore.

 

Prendo in prestito
questo filo d’aria
che sembra pulita
e mi accosto al ricordo
di me distesa sulla testa di un girasole
davanti del tempo l’abisso
uno scrigno quasi vuoto
per proporci mille aurore
un perdifiato di fiori
attese in grembiule
di ricreazioni all’aperto
micce da infervorare
domande e Capodanni
i battiti nei polsi dei figli
amori grandi
galassie e galassie
di un cielo intero

 

La poesia è tratta dalla raccolta, di recentissima pubblicazione, In Erba (Terra d’Ulivi Edizioni)

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