Rimini di Andrea Galgano perché: ritrarre un personaggio o un luogo attraverso la parola e restituirlo agli altri in maniera potenziata, vivida, cosicché ognuno lo possa conoscere o percorrere, richiede un lavoro preciso di cesellatura ed equilibrio tra dire e sentire poetico. Galgano riesce bene in questo compito che si auto-assegna e che porta avanti fino a dentro una delle città più evocative delle Romagna, dandocela indietro con un’esattezza fendente e un suono da cui essere guidati, per non perderci più.
La costellazione di Dioniso
solleva la spiaggia cremisi
sul taglio di ponente
la terra di sale delle darsene
sostiene i moli trasparenti
e i crepuscoli della stazione
la notte schiusa di Rimini
è mare che infiamma
la corsa dei corpi
soffia pioggia ai gabbiani
sui lettini ammucchiati
dei lungomari petrolio
i tramonti sgominano i tagli bianchi
delle fermate
le scollature delle luci del litorale
votate a spogliarsi
ai soli sguardi delle mani