Il pensiero di Alex – Poesie da Ridìculos (di Camila Evia)

Ridìculos perché:  Evia dà voce a una poesia carnale, in cui la materia diventa la chiave di lettura prescelta per interpretare lo smarrimento di un’intera società, in moto verso un lugubre traguardo. Sono disincantati i versi di Evia, come parole che constatano il venir meno di un promessa importante, di un sogno a cui si era fortemente creduto; e lasciano spazio solo per constatare quanta ridicolaggine ci sia nell’essersi volutamente distaccare dall’armonico procedere della natura, preferendogli un artefatto sterile, mortifero.

EL CIERVO

en la neblina del lago helado

el ciervo deambuló hacia la muerte

tropezando sobre piedras húmedas

esquivando la iglesia derrumbada

.

crecimos escuchando las oraciones

nos independizamos

y volvimos a escucharlas

.

sobre la cumbre empinada

el ciervo durmió en el vacío

donde el Señor prometió a los elegidos

doce moscas y siete mil lagañas

 

IL CERVO

nella nebbia del lago gelato

il cervo camminò verso la morte

inciampando su pietre umide

schivando la chiesa crollata

.

siamo cresciuti ascoltando preghiere

ci siamo resi indipendenti

e le abbiamo riascoltate

.

sulla cima innalzata

il cervo dormì nel vuoto

dove il Signore promise agli eletti

dodici mosche e settemila cispe

 

PARÁLISIS DEL SUEÑO

cuando respiro

quedan marcadas mis huellas

y se rompen

las cuerdas que me sostienen

algo queda suspendido

que mis ojos no alcanzan

 

PARALISI DEL SOGNO

quando respiro

restano segnate le mie orme

e si rompono

le corde che mi sostengono

qualcosa resta sospeso

che i miei occhi non raggiungono

 

RIDÍCULOS II

escupen sobre la verdad

para mantener un orden

.

no hay exilio

no hay duda

.

permanecen los nombres

y los números

.

y nosotros

.

bostezamos sobre su diario

cumpliendo sus leyes

.

fumamos sus marcas

riendo a escondidas

 

RIDICOLI II

sputano sulla verità

per mantenere un ordine

.

non c’è esilio

non c’è dubbio

.

restano i nomi

e i numeri

.

 ………           e noi

.

sbadigliamo sul loro giornale

eseguendo le loro leggi

.

fumiamo i loro marchi

ridendo di nascosto

 

NOS DIMOS CUENTA

Nos dimos cuenta

empezando por fuera

de esa piel por donde

nos escapamos

.

Nuestra elasticidad

camina por el techo

y las pestañas se

contaminan de estrellas

.

En el joven crepúsculo

de nuestra cruel descendencia

dejamos nuestras pasiones de lado

.

Habiendo tragado su hambre

satisfecho de ira

nos disuadimos en nidos de ratas

.

Viejos aposentos nacidos

de nuestra inmortalidad

estancados tan rápido

en una vida de impalpables dimensiones

.

Estamos al revés de la mentira de las ciudades

que se digiere en nuestros estómagos

mientras las luces de la calle

se desvanecen ante nuestros ojos

 

CI SIAMO ACCORTI

Ci siamo accorti

cominciando da fuori

di quella pelle da cui

scappiamo

.

La nostra elasticità

cammina sul tetto

e le ciglia si

contaminano di stelle

.

Nel giovane crepuscolo

della nostra crudele discendenza

lasciamo le nostre passioni da parte

.

Avendo ingoiato la sua fame

soddisfatto d’ira

ci dissuadiamo in nidi di ratti

.

Vecchi alloggi nati

dalla nostra immortalità

ristagnati così velocemente

in una vita di impalpabili dimensioni

.

Siamo al contrario della menzogna delle città

che si digerisce nei nostri stomaci

mentre le luci della strada

svaniscono davanti ai nostri occhi

 

*Le traduzioni in italiano sono a cura di Gianni Darconza.

 

Camila Evia, San Martín de los Andes, Argentina 1987.

Laureata alla Facoltà di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Buenos Aires.

È poetessa e direttrice artistica della rivista Buenos Aires Poetry. Lavora nel campo del design editoriale, dell’editing e della traduzione. Le sue opere di carattere visuale sono state esposte in diversi media in Argentina e America Latina, negli Stati Uniti (Print Magazine) e in Italia. Parte del suo lavoro poetico è stato pubblicato su riviste in America Latina e in Italia e ha partecipato ai festival di poesia in Argentina e in Messico.

Ridículos è il suo primo libro di poesia.

 

@acorbetta per @tantipensieri
Immagini dal web

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