Ogni scossa perché: la poesia di Gamberini catapulta verso la visione più bella e autentica dell’amore; attraverso giochi di parole e grande attenzione alla costruzione fono-sintattica del verso, l’autore ci restituisce una vera storia di passione, nel suo prima, nel suo durate e nel suo dopo, facendoci tornare là dove tutti vorremmo essere sempre.
Ogni scossa
del treno
era una tua forma.
Di lì a minuti
il ritorno dopo tanto
silenzio incivile:
dopo esserci scivolati addosso
(no, non era solo sesso).
Mai più un morso
né un sorso
mi sporco solo raramente
coi tuoi capelli rossi,
quella tua volgarità repressa.
era meglio
cucirle al cielo
le stelle.
(da Un etto d’amore (Lascio?), Ensemble 2018)
