Quando all’alba saremo vicini

Devi lasciar andare le stelle per amare la luce di un nuovo giorno.

Sulla copertina, in basso a destra, in un font piccolo e sottile. Parole sparse tra i capelli rossi di una ragazza con gli occhi chiusi e le lentiggini. Un sussurro di vento. Un po’ scettica apro il libro e inizio a leggere, aspettandomi una facile storia d’amore, un romanzetto leggero e senza pretese, il solito lieto fine, qualcosa che faccia sorridere e di tanto in tanto riporti una frase, concetti banali raccontati con termini diversi, forse.
E invece…
Le prime facciate scorrono velocissime e dopo poco vedo le immagini che i miei occhi stanno leggendo. Divento parte della trama osservando i movimenti dei personaggi, ascoltandone le parole, identificandomi con la protagonista. È un dramma di sentimenti irrisolti e inconscio prepotente. La tristezza devastante, il tragico dolore, le perdite ingiuste che non si accettano. La dolcezza della fragilità, il bisogno di piangere, l’inevitabilità degli eventi. Ma anche la forza dei sogni, il significato dei segnali, la precisione del destino che spesso prende strade imprevedibili e impervie, ma non perde di vista l’obiettivo ultimo. Non importa quanto tempo ci si possa impiegare. Non importa quanto tutto possa sembrare inutile. Non importa che duri 300 pagine o l’intera esistenza. Ogni cosa ha un suo perché. Ogni giorno è un passo lungo la strada di casa. Ogni istante può essere il dollaro d’argento carico di fortuna.
Penso che i libri racchiudano risposte fondamentali a domande che forse non si sapeva di avere. Quando finisco questo, con le lacrime agli occhi, ringrazio l’universo per avermi arricchita della sua narrazione speciale, inspiegabilmente travolgente, vera e malinconica, capace di emozionare il cuore e sfiorare corde quasi dimenticate.
E la frase in copertina si rivela la chiave di lettura perfetta. All’alba le stelle non si vedono, ma non per questo smettono di esistere. Resteranno per sempre a proteggere e guidare, consolare e donare speranza. Come presenze amorevoli, abbracci invisibili, desideri inespressi. Come chi non c’è più ma non è mai andato via. Ma arriva una luce, calda, carezzevole, accoccolante, la forza di un giorno che inizia. Come invito alla vita, a fidarsi un’altra volta, a provarci ancora. Come chi non c’è ancora ma ha sempre saputo di volerci essere.
E, prima o poi, arriverà.

babyLux_93 per @tantipensieri

Immagine dal web

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