L’ateismo

L’ ateismo può essere considerato una corrente di pensiero filosofica, radicata ormai da millenni e inclusiva, anche, di molti rappresentanti di un certo valore culturale. ” Si definisce ateo o atea colui o colei che non crede in alcuna divinità, ne nega o non ne riconosce l’esistenza ” , prendo in prestito questa citazione e faccio un tuffo nel passato. Ero molto più giovane di adesso, ero scettica riguardo a quasi tutti i dogmi, gli esempi, le attività, le rappresentazioni del Cristianesimo e del Cattolicesimo. Ancor di più, ero sprezzante, distruttiva, avevo un atteggiamento derisorio. Credo siano proprio quest’ ultime forme di comportamento appena descritte che portano l’ateismo a cadere in una condizione di insicurezza di pensiero. In effetti, quanto posso definire le mie idee certe, dimostrabili, veritiere se invece di “provarle” ho bisogno di “attaccare” l’altrui pensiero? Quanti di noi hanno deriso la libertà di altri di credere in qualcosa e per assurdo affermare di avere un pensiero libero? L’ ho fatto anch’io. Era più facile esprimere concetti ed atteggiamenti negativi, cercare una discussione che poi rendesse “sciocchi” chi crede. Avevo solo fede nella Scienza. Non avevo alcun rispetto per la religione. Ero beffarda. 

Poi un giorno seppi di aspettare un bambino…

Quasi non feci in tempo a saperlo che subito rischiai di perderlo. Mi affidai a cure mediche totalmente fiduciosa, ma il rischio continuava ad essere presente. Non sapevo ancora perché per lui scelsi il nome di un angelo. Passava il tempo e la gravidanza presentava ancora complicazioni. Ero in un letto d’ospedale, il pancione di nemmeno otto mesi, una certa paura, nonostante le cure, cominciò ad assalirmi. Così feci al medico una domanda ben precisa: << Dottore, ma nasce sano?>>. Lui mi guardò e con assoluta sincerità mi rispose: <<Ma se non sappiamo nemmeno se nasce vivo, possiamo solo aspettare>>. Io da quel momento mi sentì persa, non avevo più certezze, ricordo che pensai : ” Se nemmeno più la scienza può aiutarmi, chi può farlo?” e mi affidai alle preghiere, come se fossero ormai l’ unica speranza possibile. Fu così che circa quattordici anni fa nacque Gabriel.

Quando diventai madre il mio pensiero mutò. Definisco il mio credo “intimo”, solo mio, composto da alcune certezze che sento, percepisco ed altri racconti fantastici che considero come metafore ma che certamente non derido più. Ognuno è libero di poter credere ciò che vuole ed io, tu, noi non abbiamo alcun diritto di contrapporre con ostinata insistenza. 

Penso che l’ ateismo abbia preso la forma di una dottrina, con rigide regole, tipologie di pensiero fisse, per nulla flessibili, non elastiche, quasi un estremismo per cui chi si professa ateo non può permettersi nemmeno di fare un segno di croce per non perdere questa sua posizione o per non rischiare di venire ridicolizzato. 

L’ateismo è negare l’esistenza di Dio e nello stesso momento in cui ci si oppone ad esso lo si pone di fronte, dunque lo si pone in essere. 

Ormai l’ateismo ostentato è più una moda, un volersi presentare moderni, alternativi, poche sono le persone che davvero pensano in questo modo. Il credo affermato sarà forse impopolare, non lo so, non mi interessa. 

-Dopo essere entrato nel giardino con la folla, Giuda vede Gesù insieme agli apostoli e va diritto verso di lui. “Salve Rabbi!”, dice, poi gli dà un tenero bacio. ” Amico, cosa sei venuto a fare?”, chiede Gesù ( Matteo 26:49,50). Rispondendo alla sua stessa domanda prosegue: “Giuda, tradisci il Figlio dell’ uomo con un bacio?” ( Luca 22:48).

Leandra Tersigni per @tantipensieri

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