Portami a ballare

Andrea e Anna quella sera di settembre hanno deciso di sposarsi, sempre nella stessa sera decidono ovviamente di festeggiare. Scelgono una delle feste di paese a cui erano, da sempre,  entrambi molto affezionati.

Dovete sapere, se già non lo sapete, che sull’Appennino Modenese in settembre le sagre impazzano così tanto che per andare lì a cena devi prepararti a fare un’ora di coda, quindi Andrea ed Anna si armano di santa pazienza pur di gustare tutte le prelibatezze che ci sono. In particolare la polenta con la panna, i tortelloni e gnocco e tigelle (se non sapete cosa sono, non vi resta che prendervi un fine settimana libero in quel di Modena).

Andrea mangia sempre lentamente e svuota le tigelle in un modo chirurgico e questo fa sempre sorridere Anna che invece mentre lui ne mangia una, ne mangia due perché le riempie di affettati e basta, alla fine della cena, caffè di montagna e assaggio di tutte le torte della zona. Nocino tipico e la serata volge quasi al termine.

In questa sagra non manca nulla, c’è anche l’orchestra che inizia già verso le 21 a scaldare tutti, un valzerino, una mazurca, un fox trott, un tango e poi balli di gruppo, musica revival, insomma tutto quello che piace da 20 a 80 anni.

Sarà il Lambrusco, sarà che la serata è speciale per come è nata, che Andrea improvvisamente inizia a ridere. Anna lo guarda e ride ma non sa perché, finchè lui la guarda e le dice:

“Siamo nati nella terra del liscio e non sappiamo nemmeno fare un valzerino, fra un anno ci sposiamo e non saremo in grado di aprire le danze, ma che figura faremo?!”

Il giorno dopo, entrambi senza dirselo per farsi una sorpresa, cercano su internet una scuola di ballo.

La scuola dovrà essere: vicino a casa, a buon prezzo ed al massimo due volte alla settimana.

Detto fatto, Andrea per primo la trova, ad Anna brillano gli occhi e nello stesso tempo ride, perché sa già che è un manico di scopa, ballare.. oddioooo…

Ma l’amore si sa,  fa fare tante cose: belle, sceme e soprattutto incoscienti. Comunque l’avventura ha inizio poco dopo, è un ottobre non troppo piovoso, fa ancora caldo anche la sera, ed è bello andare a scuola di ballo insieme. Abbracciarsi, ridere e provare a mettere insieme due passi di valzer.

Il maestro di ballo insegna, pazientemente, la giovane coppia fa amicizia con le altre coppie ed iniziano a muoversi un po’, non sono diventati due ballerini ma almeno adesso sanno distinguere un valzer da una mazurca, un chachacha da un fox e sanno muovere i piedini a tempo ed insieme. Il maestro alla fine del corso regala a tutte le donne una maglietta con la scritta:

Nel ballo, l’uomo comanda!

(il  suo life-motiv )

Anna è felice di un comando come quello, non aspetta altro da una vita.

Un anno dopo Andrea e Anna aprono le danze al loro matrimonio con uno struggente valzer lento:

le note sono quelle di Nat King Cole, la canzone è Fascination.

(Dedicato a Rosa)

Arianna Capodiferro

alias @arica72

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