Ti vedo sai?
Come me, sei stordito e con la testa ovattata, disorientato, non sai cosa fare, né dove andare; come me, vorresti un cenno, ma allo stesso tempo lo temi.
Ci siamo di nuovo persi nella nebbia, ma questa volta la nebbia è molto fitta e la notte troppo buia. Sapevamo che sarebbe accaduto prima o poi, ma sappiamo anche che se due come noi si sono incontrati non è stato a caso.
Io ero.
Tu eri.
Ma io non sono più, tu non sei più.
Ora “NOI SIAMO”, l’uno nell’altra, qualcosa di inscindibile ormai.
Ci viviamo con un’intensità bellissima, straordinaria; emozioni assolute, allo stato puro, nel bene e nel male. Infinite parole, spesso tradotte in momenti di profondi sguardi e silenzi.
Ma quest’intensità, libera e prepotente, ora ci sta facendo stare male; quella porta, a volte sbattuta e che poi, quando riaperta, ci ha visto inchiodati li, su di essa, con l’urgenza di fonderci e ci ha “sentito” sempre ritrovarci, stavolta…stavolta non si apre.
Abbiamo dentro lo stesso freddo, vero?
Vediamo la stessa buia nebbia, vero?
Dopo ogni notte buia torna sempre la luce e, quando si alza la nebbia, il cielo è blu.
Chiudi gli occhi e lasciati andare, ti prego.
Ascoltami, ascolta noi.
Non avverti il mio calore, mentre le tue mani mi sfiorano?
Non stai forse respirando il mio respiro?
Non senti le mie labbra calde, che colgono il mio sapore dalle tue?
Non vedi l’emozione della mia anima, nelle lacrime che escono dai miei occhi chiusi?
E i nostri brividi?
Li sento sulla tua schiena tesa,
li vedo nei tuoi occhi persi, su di me,
sul tuo petto che mi scalda,
in tutto il tuo essere.
Lo sappiamo entrambi.
I nostri sono brividi…di sola andata.
Sandra per @tantipensieri
Immagini dal web
