La serata più bella

Qualche tennent’s un paio di spinelli, soliti amici solito locale, tutto bellissimo si ride si scherza, si ci prende in giro e si prende in giro.

Io però ho il mio solito malessere le mie solite mancanze, ma quando sei con gli amici è inevitabile ridere e scherzare è naturale come bere bere una birra. 

Ad un certo punto un amico ordina altre birre, usciamo dal locale e si inizia a parlare di serate le più belle passate.

Io però sono assente, come se non ci fossi, non seguo bene i discorsi sono perso dentro i miei pensieri, uno di loro che poco mi conosce si gira e mi dice:

“oh ma ci sei? Allora qual’è stata la tua serata più bella?” 

-Non so ne ho fatte tante….-

Gli altri hanno sentito, gli tirano un’occhiata, si sono accorti che quell’amico è un po’ invadente e che per me non è serata, sanno e vogliono evitare di farmi stare peggio.

Ma niente lui insiste, allora bevo un sorso di birra e con sguardo assente e perso nel vuoto gli rispondo:

-Vuoi sapere qual’è stata la serata più bella?-

“eh certo! So che ne hai combinate tante!”

-Allora ti parlerò della notte più bella di tutta la mia vita.-

Un amico ha cercato di spezzare sul nascere il mio racconto, dicendo che è tardi che forse è meglio andare a casa, ovviamente lo ha fatto per evitare discorsi dolorosi e magari discussioni a causa delle risate.

Si perché noi uomini quando ci apriamo in gruppo siamo tutti leoni, ma soli siamo agnellini, il suo tentativo è stato inutile, ormai mi sono seduto, bevo un sorso di birra e chiedo al gruppo di preparare uno spinello, con lo sguardo vuoto davanti a tutti rispondo all’amico invadente:

-La notte più bella della mia vita è stata con la mia compagna e voi altri sapete di chi sto parlando… 

Eravamo nel letto e dopo aver fatto l’amore ci mettemmo a dormire, io però non riuscivo a prendere sonno, sapevamo già della sua malattia, quel maledetto cancro che pochi mesi prima l’aveva colpita e che in sei mesi l’ha portata via da me, perciò mi girai dalla sua parte e la vidi lì mezza nuda e mezza coperta, come la statua di una dea ma del suo corpo non mi interessava. 

Le guardavo il viso mentre dormiva e credimi è la persona più bella che ho mai visto, sono rimasto lì a guardarla allungando la mano per carezzarle viso e capelli, amavo farlo. 

Lei per un momento aprì gli occhi, avevo il timore di averla svegliata ma lei fece un sorriso dolce e poi chiuse nuovamente gli occhi, ho passato il resto della notte a carezzarle i capelli e il viso, come fosse qualcosa di prezioso, di raro, come una cosa fragile che se cade a terra si frantuma in mille pezzi. 

Si fece mattina e prima che si svegliasse chiusi gli occhi facendo finta di dormire, lei cercò di svegliarmi e poi sentii il suo braccio sul mio petto e il calore del suo corpo che si stringeva a me, come se cercasse protezione, restammo lì immobili semplicemente stretti in un abbraccio-

Sono rimasti tutti in silenzio, ma un silenzio confortante, mando giù l’ultimo sorso di birra e butto via l’ultimo spinello arrivato ormai al filtro, con lo sguardo perso nel vuoto più totale concludo:

-Ecco questa è stata la serata più bella della mia vita, passata con la persona più importante della mia vita e, ti dirò di più, con tanti errori che ho commesso nella mia vita amare lei è stata la cosa più bella, più giusta e più sincera che ho mai fatto-

Saluto tutti e vado via, per coprire almeno le lacrime ma in questo momento tutti hanno gli occhi lucidi. 

ivanzena976

Foto: dal web

 

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