Uno scorcio migliore

Se c’è una cosa che ho imparato è che ogni persona ha una vita di gioie e sofferenze così grande da non poter essere espressa in un “Come stai?”;

Se c’è una cosa che ho imparato è che se vuoi arrivare in fondo, bisogna avere il coraggio di affacciarsi al burrone e spingersi… o spegnersi;

Se c’è una cosa che ho imparato è che prima o poi la vita risponde, ma nel frattempo non bisogna smettere di fare domande;

Se c’è una cosa che ho imparato è che l’amore vero non chiede nulla in cambio, unica forza in grado di alimentarsi da sé;

Se c’è una cosa che ho imparato è che chi racchiude la vita di un essere umano dentro un pregiudizio, racchiude la propria libertà di scoprire il mondo;

Se c’è una cosa che ho imparato è di imparare a volersi bene, perché per quanto si dica, nella maggior parte dei casi si è soli;

Se c’è una cosa che ho imparato è che prima di fare una corsa, bisogna imparare ad allacciarsi le scarpe;

Se c’è una cosa che ho imparato è di non dare nulla per scontato, perché poi gli errori si pagano a pieno prezzo;

Se c’è una cosa che ho imparato è che tutto ha una fine, un inizio e una fine e poi un inizio… bisogna decidere solo quale punteggiatura usare, e in questo caso continua;

Se c’è una cosa che ho imparato è che negatività più negatività non fa positività… e la matematica dà false speranze;

Se c’è una cosa che ho imparato è che si imparano tante cose quante se ne disimparano, perché ogni giorno si alimenta in noi la speranza che ci sia qualcosa di migliore, ma tuttavia la speranza è come una porta socchiusa, ha i suoi rischi, il rischio di non rassegnazione. E allora, in merito alla frase “La speranza è l’ultima a morire”, se c’è una cosa che ho imparato è che a volte bisognerebbe che morisse. Per ripartire da una porta socchiusa con uno scorcio migliore.

@Italicuss per @tantipensieri

immagini dal web

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